L’emozione che si prova quando si arriva nella radura ai piedi di Roccascalegna è qualcosa di straordinario: ci si trova al cospetto di una fortezza medievale che sembra librare tra cielo e terra, erta a strapiombo sul vuoto, sospesa semplicemente tra le nuvole. Circondato da possenti mura, il castello più suggestivo d’Abruzzo, set di film memorabili per la sua imponente bellezza, è arroccato sulla cima di uno sperone di roccia da dove domina l’intera valle del Rio Secco.
Siamo all’interno del parco della Maiella, tra maestose montagne e lussureggianti colline, borghi dal fascino antico racchiusi tra ampie mura medievali, luoghi fuori dal tempo sui quali svettano castelli e fortezze dall’elevato valore artistico, storico e architettonico.
Tra le perle del versante Orientale della “Montagna Madre”, vi è certamente Guardiagrele, annoverato tra i borghi più belli d’Italia e noto per le sue produzioni artigianali e per la lavorazione dei metalli. La “città della pietra” è un vero e proprio gioiello del Bel Paese, grazie soprattutto ad un centro ricco di perle artistiche ed architettoniche. Di non comune bellezza è la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, costruita a più riprese tra il XII e il XVIII secolo con la pietra bianca della Maiella, estratta dal cuore della montagna. Del complesso fanno parte l’ampio porticato, dove si può ammirare un affresco del 1473 di Andrea De Litio, la chiesa di San Rocco e il Museo del Duomo.
Storicamente rifugio di eremiti e pastori, la montagna è considerata sacra perché pervasa da una sacralità monumentale che da sempre ispira profonda religiosità. L’eremo celestiniano della Madonna dell’Altare, nel comune di Palena, è un luogo pieno di fascino e di mistero immerso nel verde più rigoglioso. Si tratta di un luogo denso di spiritualità poiché qui visse quel Pietro da Morrone che divenne Papa Celestino V. L’ eremo è situato a 1278 mt di altezza e si affaccia sulla vallata dell’Aventino dalle pendici del monte Porrara.
Ma è l’intero territorio della Maiella Orientale che ha conservato nel tempo preziose testimonianze di grande valore. Qui si intersecano i sentieri percorsi dai partigiani che combattevano sulla Linea Gustav e le vie di fuga degli alleati che tentavano di sfondarla. Sempre in questi territori è possibile ammirare l’antica città romana di Iuvanum che intreccia storia e mitologia. Nel sito archeologico, tra le campagne di Montenerodomo, si trovano un foro, un tempio e una basilica, resti di un insediamento romano successivo alla guerra sociale e probabilmente abitato inizialmente da giovani.
In questo incantevole scenario sono innumerevoli le espressioni di una civiltà che si è sviluppata ai piedi della montagna e che ha saputo conservare nel tempo le sue principali caratteristiche.
Diversi gli eremi da visitare, come la Grotta Sant’Angelo a Palombaro. All’imbocco del Vallone di Fara San Martino, si può ammirare l’Abbazia benedettina di San Martino in Valle, a Taranta Peligna le maestose Grotte del Cavallone, risultato di fenomeni carsici. Tra le tappe d’interesse ci sono soprattutto i piccoli borghi, arroccati sulle splendide alture, come Civitella Messer Raimondo, Lettopalena, Taranta Peligna, Torricella Peligna, Pennapiedimonte, Guardiagrele, Pretoro, Villa Santa Maria, Bomba, Fallo, e Roccascalegna.